domenica 9 ottobre 2011

Presa diretta: terrà e cibo

L'ultima puntata di presa diretta su Rai3 parla dei drammi dell'agricoltura, del mercato del cibo globalizzato e viziato dalla speculazione. La politica totalmente ignora il problema per la palese incapacità di affrontare problemi tanto complessi. Consiglio a tutti di guardare il video della puntata o leggerne il riassunto su: http://www.presadiretta.rai.it
Ma come risolvere tutti questi problemi, questioni non solo italiane, ma globali, legate strettamente con la finanza speculativa, la malavita, l'assenza di trasparenza, la centralità del denaro rispetto alla condizione umana e il disinteresse dell'occidente nei confronti del cibo?
A tutto questo solo la filiera UPM, l'etichetta trasparente pianesiana e un po' di buonsenso e buona volontà possono sopperire.

In riassunto, i problemi indagati nella puntata:
- import del grano estero persino dall'australia quando in Italia ce ne sarebbe già a sufficienza
- export del grano italiano, per speculazione
- il disegno delle 5 maggiori multinazionali per la determinazione (riduzione) del prezzo del grano
- mancanza di trasparenza totale nelle materie prime (il made in italy è una bufala) anche grazie a cavilli di legge
- l'abbandono dei campi italiani, la disperazione degli agricoltori che non riescono più a sostentarsi dell'agricoltura
- il lavoro nero e le ingiustizie nei campi del sud
- la morte dell'economia agricola
- la contraffazione dei prodotti italiani
- il rischio maggiore di contaminazione da tossine cancerogene nei grani di provenienza estera e i limiti di legge inadeguati

E la puntata non parla di problemi come la desertificazione dei terreni, la lenta morte dei terreni coltivati in convenzionale, il grano "bombardato" (precursore degli OGM) che tutti gli italiani si mangiano e a cui è presumibilmente legato l'aumento dei casi di celiachia degli ultimi 40 anni, la insalubrità del convenzionale, l'alimentazione OGM dei capi di bestiame, la fame nel mondo provocata dalle agricolture chimiche e a OGM, la insostenibilità della filiera convenzionale, il tasso di disoccupazione elevato provocato dalla meccanizzazione estrema.

A tutto questo Un Punto Macrobiotico con la sua filiera di agricoltori e trasformatori e la pratica della policoltura Ma-Pi cerca di porre rimedio, grazie al lavoro instancabile di tanti grandi persone, umili e silenziose. Voi potete cambiare le cose avvicinandovi
al centro UPM più vicino a voi, acquistando i prodotti ivi reperibili e mangiando in maniera più sostenibile, secondo le 5 diete Ma-Pi. Pensateci.

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